Cremazione

Cremazione: un rito antico, una scelta moderna

Lascia che io pensi che la tua viva e dolce anima si nutra dell’amore di queste foglie e di queste erbe viventi… lascia che io pensi che una parte di te, riviva nel colore, nell’odore di questi fiori, e di questa erba assolata…
Percy Bysshe Shelley (1792-1822)

IL PIÙ MODERNO DEGLI ANTICHI RITI
La cremazione è una pratica, accessibile a tutti, che consiste nel ridurre in cenere le spoglie mortali raccogliendole in una particolare urna.
Quello della cremazione è uno dei più antichi e diffusi riti funebri della storia dell’umanità, simbolo di purificazione e di liberazione dello spirito.

Proprio in Italia ebbe luogo la prima cremazione dell’Europa moderna: nel 1822 il poeta inglese Shelley si fece cremare sulla spiaggia di Viareggio. La stessa scelta è appartenuta ad alcune personalità rilevanti della nostra cultura: Pertini, Morante, Visconti, Strehler, Callas, De Andre, Gassman, Versace e Montanelli.
Ogni giorno un numero sempre maggiore di persone nel mondo sceglie questa pratica, nel rispetto dei propri sentimenti religiosi, poiché si tratta di una decisione razionale, che non sottrae spazio o risorse ai vivi, accettata anche dalla Chiesa Cattolica.
Il rito funebre potrà essere celebrato presso la sala del commiato, predisposta dal Comune per questa funzione. Dopo il rito, il feretro verrà trasportato al crematorio.

UNA SCELTA CONSAPEVOLE
Per effettuare la cremazione occorre la volontà del defunto, espressa mediante testamento o dichiarazione autografa o iscrizione ad un’associazione specifica.
In alternativa i congiunti stessi potranno riferire la volontà verbale di cremazione espressa in vita dal defunto.
L’autorizzazione ad eseguire la cremazione deve essere disposta dal Sindaco del Comune del decesso.
Il coniuge e i parenti dello stesso grado dovranno sottoscrivere l’apposita dichiarazione.

Le ceneri potranno essere conservate o disperse:

  • nel primo caso potranno essere tumulate in un Loculo presso il cimitero o affidate personalmente a un proprio caro, a patto che l’urna sia custodita in un luogo preciso e definito.
  • nel caso si proceda alla dispersione essa potrà avvenire in natura o in un’apposita area cimiteriale, non all’interno dei centri abitati.

Per la dispersione, il Comune di Modena ha già predisposto uno spazio presso il Cimitero di San Cataldo ed uno in un cimitero del forese.
In entrambi i casi, dispersione o affidamento, occorre la volontà espressa del defunto o dei parenti di primo grado.

Successivamente, è necessario presentare istanza:

  • al Sindaco del Comune dove è avvenuto il decesso per la dispersione;
  • al Sindaco del Comune di residenza dell’affidatario, se si vuole procedere all’affidamento.

È altresì possibile la cremazione di resti mortali a condizione che siano stati inumati da almeno 10 anni o tumulati da almeno 20; in quest’ultimo caso il Comune sta stanziando un contributo.

A cura del Comune di Modena.